en-Carmen Trigiante: una scrittrice sulle orme di Epicuro
«Il male, dunque, che più ci spaventa, la morte, non è nulla per noi, perché quando ci siamo noi non c'è lei, e quando c'è lei non ci siamo più noi»
«Non si è mai troppo vecchi o troppo giovani per essere felici. Uomo o donna, ricco o povero, ognuno puo' essere felice».
Molto probabilmente è sulle basi di questi pensieri di Epicuro, filosofo greco 341 a.C. - 270 a.C. che ha costruito la sua arte filosofica Carmen Trigiante, scrittrice, pittrice e sceneggiatrice di webserie.
Artista filosofa pugliese, si laurea in Filosofia e in Marketing all'università di Bari, si dedica fin da subito alla sceneggiatura e alla regia di webserie su temi sociali e animalisti. Dopo diversi anni però si accorge di vivere con disagio il mondo cinetelevisivo, ed ecco che nasce in lei il desiderio del cambiamento. La scelta di praticare l'arte letteraria e quella pittorica, passioni viscerali maturate da giovanissima, sembrano essere quelle più adatte alla sua personalità: la massima espressione di libertà creativa.
«Scrittura e pittura sono la mia professione, la mia passione e la mia sperimentazione continua. L'arte visiva esprime in modo immediato quella filosofia di vita che trova poi forma letteraria nei miei libri. Dall'età di diciotto anni, contestualmente al percorso formativo universitario, ho iniziato a vivere di scrittura. Ho lavorato come sceneggiatrice professionista per oltre quindici anni, fino al giorno in cui ho deciso che dovevo dare un taglio a quella vita e indirizzarmi sulla strada di una maggiore libertà creativa. Volevo un mio spazio nel quale si concretizzasse un contatto immediato col pubblico, un piccolo regno fatto di tele e parole, dove nessuno potesse condizionare la mia libera espressione. È stata una scelta dura, perfino dolorosa, un vero salto nel vuoto. Tuttavia, oggi posso dire con certezza di esserne soddisfatta. L'universo ha in serbo opportunità sorprendenti, per chi ha il coraggio di accogliere il cambiamento».
Pubblica in self publishing la sua prima opera nel 2019 dal titolo "Vola con me" riscuotendo discreti risultati. Un romanzo humor, un viaggio nell'Io conduce l'autrice ad una dura presa di coscienza: ciò che ha vissuto fino a quel momento era viziato da un drammatico pregiudizio... lo stesso pregiudizio che grava sulla maggior parte delle persone a lei care e che le rende infelici. Un nuovo modo di vivere si prospetterà all'orizzonte, capace di condurre sulla strada della felicità, a patto di praticare una difficile scelta: rinunciare agli schemi mentali consolidati e a molte persone cui vuol bene, forse anche all'amore della sua vita.
Animalista per filosofia, condivide con suo marito l'amore per gli animali, in particolare per i cani, ne possiede numerosi e che lei stessa definisce "i miei figli pelosi". Adora il trekking e il camper dove spesso la porta a viaggiare in giro per il mondo insieme al suo compagno di vita e gli immancabili quadrupedi. Ed è proprio per l'amore nei confronti dei suoi "figli pelosi" che pubblica nel 2021 "Quattro cani e un Chihuahua" bestseller Amazon per oltre un anno.
"Per il lettore che mi conosce come filosofa animalista e post antropocentrica, sembra talmente assurdo che fossi davvero io quella ragazzina che descrivo in "Quattro cani e un chihuahua", che la domanda mi viene ripetuta infinite volte. Ciò dimostra che nella vita si può cambiare, grazie alla filosofia, ma anche grazie al contatto con gli animali. È esattamente quanto voglio dimostrare con i miei scritti".
La vita o forse il destino, le regala uno di quegli incontri fortuiti a cui non capita di averne tutti i giorni e che la spinge ancor di più, in seguito, a intraprendere la strada della narrativa filosofica: conosce Luciano De Crescenzo.
"Avevo all'incirca diciotto anni e, in una circostanza inimmaginabile, in fila per andare in bagno, incontrai un signore dalla barba bianca e gli occhi azzurri come due zaffiri. Premetto che ho da sempre un pessimo difetto: non riconosco neanche i miei vicini di casa. Intrattenni una piacevolissima conversazione filosofica con quell'anziano così colto e simpatico, che parlava napoletano, senza aver minimamente compreso chi fosse. Solo quando mi allontanai, una mia amica mi illuminò: era Luciano De Crescenzo, del quale avevo tra l'altro letto tutti i libri e la cui faccia spiccava sulle copertine esposte nella mia libreria! Corsi a chiedere umilmente scusa, ma lui si fece una gran risata e mi disse che era la prima volta che una signorina si intratteneva con lui per il puro gusto di parlare di filosofia, e non per cercare spazio in qualche programma televisivo. Aggiunse che anche lui aveva un deficit nella memoria visiva, dunque, ero in buona compagnia. Rimase una bella amicizia epistolare, che è andata avanti per molti anni e mi ha spinto sulla strada della narrativa filosofica umoristica".
La sua ultima opera ha per titolo "In equilibrio tra la terra e le stelle: precauzioni contro insidie limitanti e persone insidiose" edito da Arte, libri filosofia itinerante 2022, brand artistico editoriale da lei stessa fondato. Un saggio umoristico emozionale. La via per la felicità passa dalla nostra capacità di godere del presente, liberandoci del fardello di condizionamenti limitanti e relazioni insidiose che frenano il nostro potenziale.
Con l'ironia che la caratterizza, l'autrice ci conduce in un viaggio irriverente, attraverso le tante categorie di persone tossiche che possiamo incontrare lungo questo percorso. Impareremo a individuare e tenere lontani manipolatori seriali, ingrati cronici, e la lunga lista degli invidiosi sempre pronti ad azionare la lingua per screditare gli altri (invidiosi da frecciatine, invidiosi da smorfiette e invidiosi consiglieri). Giungeremo a confrontarci coi figuranti da banchetto, che appaiono e scompaiono in concomitanza con le cerimonie in corso: i migliori sono specializzati nel garantire la loro presenza in toto, i più macabri hanno una particolare predilezione per i funerali. Un capitolo di grande autenticità parla del rapporto con quei genitori onniscienti e onnipresenti che non hanno in animo di rispettare la specificità dei figli e tendono alla costante sopraffazione. Tutelare la propria serenità equivale a tutelare la salute, e impone di imparare a "fare la raccolta differenziata" per mettere fuori dalla porta ciò che fa soffrire, come suggerisce questo saggio che si colloca di certo al di là dei luoghi comuni. "Nessuno ha il diritto di renderci infelici". Liberandoci delle persone tossiche e dei preconcetti castranti, frutto di una società polverizzata e individualista, possiamo finalmente imparare a tirar fuori l'energia vitale che ci riporta sulla strada del cuore. I riferimenti all'esperienza personale dell'autrice ed alle sue scelte avventurose dimostrano che nella vita nulla è impossibile, neanche trovare la felicità.
A Carmen Trigiante non manca di apprezzare anche il lavoro altrui e di leggere libri di alcuni scrittori emergenti da lei reputati talentuosi, ne citeremo alcuni: Arsenio Siani, Silvia Iside, Roberta Mezzabarba, Lida Coltelli, Lavinia Morano, Raffaella Alois, Stefano Cirri, Rita Quinzio, Amelia Belloni Sonzogni, Francesca Enrew, Mariateresa Rotola, Giovanna Panzolini.