Il senso della vita: la scrittura filosofica di Gualtiero Lelli

24.12.2023

Introduzione

Di lodevoli scrittori e filosofi nel nostro paese ce ne sono stati molti, alcuni li possiamo identificare nelle figure di: Niccolò Machiavelli, Giacomo Leopardi, Alberto Caracciolo, Umberto Eco. Quest'ultimo lo ricordiamo anche grazie al suo notevole capolavoro letterario "In nome della rosa".

Per comprendere che cosa è la filosofia è senz'altro utile cercare di capire da che cosa essa si distingue. Uno dei compiti principali della filosofia è quello di cogliere l'«essenza» delle cose.

Fare filosofia non significa semplicemente pensare, il pensiero è un'attitudine generica dell'uomo, che pensa anche quando deve svolgere un'attività banale, come per esempio prendere la macchina per andare al lavoro oppure leggere un libro. 

Per citare un altro esempio, la filosofia si differenzia dalla religione in quanto quest'ultima tende a cogliere l'Infinito, Dio, con uno slancio unico, immediato della fede o del sentimento; mentre la filosofia è invece lo sforzo di cogliere la verità attraverso un percorso, attraverso una serie di passaggi, di profonde riflessioni

Il nostro personaggio

Questi concetti così rappresentativi, devono avere in qualche modo affascinato e condizionato il carisma letterario, del personaggio che vi presento oggi, la cui particolarità dei suoi romanzi, si differenzia da altri stili di scrittura dove siamo abituati normalmente a leggere nelle opere letterarie emergenti.

Gualtiero Lelli nasce a Roma il 15 novembre del 1971 e risiede ancora oggi nella città capitolina insieme a Rosa, sua compagna di vita da dodici anni. Diplomato all'istituto Magistrale ha insegnato per diversi anni presso una scuola primaria, attualmente è alle dipendenze del comune di Roma.

Dal carattere tipicamente mite e riflessivo, si mostra piuttosto taciturno nelle situazioni che conosce poco, forse è per questo che non ama essere sotto i "riflettori" ma se sono i suoi libri il tema in questione, allora si lascia coinvolgere con vivacità ed entusiasmo

A suo dire conduce una vita molto semplice, ama molto stare con la sua famiglia, gli piace lo sport e in passato ha praticato per molto tempo il tennis. Non ha animali in casa ma sta maturando nella sua mente l'idea di prenderne uno e allargare per così dire, la "famiglia".

«Conduco una vita piuttosto semplice e regolare. Amo molto stare in famiglia. Molto del mio tempo libero lo impiego a leggere e una parte a scrivere, cosa che preferisco fare a casa, tra i miei libri e le mie cose. Anche se, in effetti, mi rendo conto che scrivere è un'attività che si prepara prima mentalmente e ciò avviene praticamente sempre e in qualsiasi luogo».

Molte sono le sue fonti di ispirazione letteraria, a cominciare da Pier Paolo Pasolini a Dostoevskij, da Marguerite Yourcenar a Charles Bukowski ma lo scrittore da cui ottiene il maggior coinvolgimento artistico resta comunque Jorge Luis Borges, uno dei maggiori esponenti della letteratura filosofica.

Si appassiona alla letteratura e successivamente alla scrittura fin da giovane, inizialmente durante gli anni scolastici e poi via via con il passare del tempo. All' età di 16 anni insieme a un suo amico ebbe la brillante idea di distribuire per tutto il paese dove viveva, un libricino di poesie scritto molto probabilmente da lui stesso, attribuendo a Giuseppe Ungaretti la paternità letteraria, ottenendo così il suo primo successo editoriale in veste di scrittore. 

La bibliografia

Sulle basi di quell'esperienza ingegnosa, il giovane Lelli che nel frattempo matura sempre di più la sua passione per la letteratura perfezionando inoltre, le sue particolari doti di scrittore, arriva a fare il grande passo, pubblicando nel 2020 per la Montag Edizioni, il suo primo romanzo dal titolo: "La morte è un tonfo secco dall'altra stanza e il rumore di una teiera che si infrange sul pavimento". Una raccolta di racconti in cui l'autore stesso interpreta le situazioni di vita di ben diciotto personaggi diversi, con l'intento di indurre ad una chiara riflessione sul concetto di "destino".

Nel novembre dello stesso anno, pubblica questa volta per la Fara Editore "Non ricordo nemmeno più che voce abbia" , opera che ha ottenuto un lodevole apprezzamento al concorso letterario Faraxcelsior 2020, in special modo dai giurati Marco Bottoni (medico di medicina generale con la passione per la scrittura nonché fondatore della Compagnia teatrale Buoni e Cattivi) e del romanzo dice: «Efficace l'ambientazione in una Roma vista con gli occhi dell'anima e accurata l'introspezione psicologica, a rendere i racconti interessanti e di piacevole lettura»  e Claudio Fraticelli avvocato cassazionista del Foro di Macerata e Magistrato Onorario alla Corte di Appello di Perugia (alla professione di magistrato coniuga la passione per la scrittura e la letteratura in generale) e del romanzo dice: «Attraversare la quotidianità della metropoli romana significa confrontarsi con il duro mestiere del vivere dove tra espedienti e necessità ciascuno cerca la sua collocazione.»

"Dio è un ragazzino che si diverte a giocare con le bolle di sapone" opera pubblicata nel 2021 da Abel Books

"La città di Dio, Prolegomeni alla nuova dottrina" pubblicato nel 2022 ancora per la Montag Edizioni, un omaggio alla letteratura e alla filosofia di tutti i tempi.

"Storia di una regressione infinita" pubblicato nel 2022 per Fara Editore e vincitore del concorso "Narrapoetando 2022"

"La somiglianza delle parti" edito da Fara editore nel giugno del 2023 opera finalista al concorso Faraxcelsior 2023

Infine il 4 dicembre 2023 l'ultimo capolavoro che ha per titolo "Morì 'n ze morgarà, ma le tribbole" pubblicazione a cura di Controluna Edizioni.


Con i suoi romanzi, Gualtiero Lelli stimola a porre domande sul senso della vita e a imbastire una risposta; ci aiuta e guida quindi a profonde riflessioni che poi ci inducono nelle scelte di vita quotidiana. Vien da sé, che la filosofia aiuta l'uomo a risolvere i suoi problemi, vuoi di ordine morale e perché no, anche spirituale. Vien da sé e perché no, leggere i suoi romanzi.


                                          A cura di Giuseppe Giarnera