Tutto accade in una caserma car del Friuli orientale. Andrea, il "fighetto" che pensa troppo, è riservato, diffidente, selettivo, a tratti ruvido e spigoloso. Porta dentro i drammi di un universo famigliare permeato di tensioni e rancori. Con gli altri parla poco, instaura rapporti tiepidi, all'apparenza superficiali, in cui le confidenze appena sussurrate si alternano a distanze profonde e in taluni casi irraggiungibili. Entra in caserma con un obiettivo: ritentare il concorso di ammissione all'Accademia Militare di Modena. L'incontro con Gabriele Pontini cambia tutto. Gabriele è un giovane verace, pratico, saldamente legato alla sua terra e alle tradizioni. Schivo, introverso, ma leale, è abituato a dire quello che pensa senza mai essere indiscreto. Involontariamente è lui a sovvertire i piani di Andrea, a indurlo a mettersi in discussione e invitarlo a mitigare il peso della ragione in favore del sentimento.