Protagoniste assolute due donne, sorelle gemelle, nate in una nobile e ricca famiglia della Germania nei primi del novecento; Elene e Johanna, scelgono di abbandonare, sia pure in tempi diversi, la Germania: Johanna si stabilisce in Italia a metà degli anni venti, mentre Elene, lascerà la Germania nel 1933, dopo l'avvento al potere di Hitler.
Circa un anno dopo, Elene darà alla luce due gemelle, una delle quali affetta dalla sindrome di Down.
La donna compie una scelta per quei tempi rivoluzionaria, rigettando pregiudizi ed ignoranza che circondavano all'epoca la condizione di diversità e avvia un coraggioso percorso personale di sviluppo ed educazione per la figlia, divenendo un'antesignana dei più moderni approcci a tale problematica ed un punto di riferimento per tante altre mamme di bambini "diversi".
Lo scoppio della seconda guerra mondiale sembra cambiare le cose. I genitori temono che un rientro in Germania possa mettere a rischio la vita stessa della loro piccola Sara.
Grazie all'aiuto ed al sacrificio della sorella di Elene, Johanna, tale pericolo sarà scongiurato in un primo momento, ma la polizia nazista obbligherà Elene – sulla scia di eventi imprevisti ed imprevedibili – a riparare in Svizzera, dove rimarrà fino al termine della guerra.
La fine della guerra, coi suoi tragici strascichi, aprirà nuove prospettive, fino ad arrivare ai giorni nostri, con una spiegazione finale, forse inattesa, di alcuni eventi fino a quel momento misteriosi.