Silvia Andrea Russo

 autrice



Sinossi

"Graffiti" vorrebbe presentarsi come la fotografia di frammenti di vita incisi vir- tualmente sui luoghi della realtà.
Attraverso il titolo della silloge si manifesta uno spettro di caratteristiche temati- che e formali che funge da filo rosso tra le poesie. Graffito è il cordone ombeli- cale che tiene unita la schiettezza della parola a una concreta e necessaria realtà materiale, è la forza libera e determinata con la quale si incide, è la ruvida deli- catezza di solchi e segni da percorrere con le dita, da sentire con il corpo, prima che con la mente e l'anima. Ma graffito è anche varietas di contenuti, messaggi, registri e forme.

Le relazioni interpersonali, l'identità, le impressioni, l'amore sono idealmente incisi in "Graffiti" attraverso filtri che conciliano topoi letterari, scenari mitologici e scorci di vita quotidiana, stanziandosi in equilibrio tra necessaria formalizzazio- ne artistico-letteraria e valorizzazione di un'originaria spontaneità comunicativa. "Graffiti" è una parete di roccia consegnata al tempo, una parete da leggere, da toccare, da incidere ancora.